K0 ITALIA

Talvolta si ha l’impressione che ci sia un destino che domini la realtà e l’uomo non abbia altra possibilità che quella di accettare la sorte e sottomettersi ad essa. Ma l’uomo possiede la razionalità, per cui è piú corretto attribuire alla fortuna solo la responsabilità della metà delle cose che ci capitano. Dell’altra metà i responsabili siamo noi.

Talvolta si crede che l’audacia possa tornare sempre a nostro favore, ma solo se si è audace con senno se ne trae vantaggio; quando l’uomo è audace senza senno ne riceve solo danno.

Oggi il debutto della K42 in Italia, in quel di Sant’eufemia a Majella, ha purtroppo evidenziato molte situazioni in cui l’audacia ha preso il sopravvento sulla razionalità e la bramosia di dover assegnare un titolo Italiano a tutti i costi ha fatto il resto. Lasciare al fato la responsabilità dell’incolumità degli atleti non è stata una scelta razionale, non è stata una scelta responsabile, non è stata la scelta giusta.

Restare in attesa dell’arrivo di due miei atleti che insieme ad altri trailer hanno rischiato veramente troppo a causa della nebbia che li ha disorientati facendo abbandonare loro il tracciato di gara e vagare per circa 40 minuti prima di trovare riparo e caldo nel rifugio per affrontare la discesa con un margine di sicurezza accettabile, non è stato affatto facile.

Sicuramente il lavoro fatto è stato tanto, sicuramente l’impegno messo in campo non è stato da meno ed ancora più sicuramente le condizioni meteo sono state veramente “ingrate” verso chi si propone di fare il bene del nostro territorio e sicuramente quanto accaduto oggi sarà sprone per una splendida edizione 2016, che saprà regalare ai tanti atleti momenti emozionanti.

K21 – Trail di Ercole Curino, si è invece svolto regolarmente, seppur su un percorso diverso per l’impossibilità di passare in cresta (nebbia e freddo) con il trionfo in campo maschile del nostro Nino che ha lasciato tutti alle sue spalle aggiudicandosi la seconda edizione della manifestazione (il prossimo anno si tornerà alla Badia di Sulmona) e con il terzo posto assoluto di Raffaella in campo femminile.

Tutto è bene quel che finisce bene!

Un grande in bocca al lupo (detto da me ha sempre un valore diverso) per una prossima edizione che faccia rimanere tutti d’incanto per l’accoglienza, la bellezza e la natura incontaminata ed invidiabile del nostro Abruzzo.

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